IL GIALLO AI TEMPI DEL FEMMINISMO Incontro con la scrittrice Alice Basso
Alice Basso, L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome, Milano, Garzanti, 2015, serie di Vani Sarca, e Le aquile della notte, Milano, Garzanti, 2020, serie di Anita Bo. Il femminismo ha cambiato la visione del mondo e anche del giallo. Le protagoniste create da Alice Basso conoscono il proprio valore, sono inserite in reti di relazioni femminili scelte e sanno essere trasformative nei rapporti con gli uomini. Battute fulminanti, deduzioni sorprendenti, soluzioni brillanti e ricche sottotrame sono gli ingredienti di due serie di romanzi avvincenti senza bisogno di sadismi. Silvia Baratella e Candida Canozzi ne parlano con l’autrice.
Biografia: ALICE BASSO è nata nel 1979 a Milano e ora vive in un ridente borgo medievale fuori Torino. Lavora per diverse case editrici come redattrice, traduttrice, valutatrice di proposte editoriali. Nel tempo libero finge di avere ancora vent’anni, canta e scrive canzoni per un paio di rock band. Suona il sassofono, ama disegnare, cucina male, guida ancora peggio e di sport nemmeno a parlarne. Con Garzanti ha pubblicato le avventure della ghostwriter Vani Sarca: L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome (2015), Scrivere è un mestiere pericoloso (2016), Non ditelo allo scrittore (2017), La scrittrice del mistero (2018) e Un caso speciale per la ghostwriter (2019), più i racconti La ghostwriter di Babbo Natale (2017) e Nascita di una ghostwriter (2018). Con Il morso della vipera (2020), Il grido della rosa (2021) e Una stella senza luce (2022) ha inaugurato una nuova serie ambientata nell’Italia degli anni Trenta.