Regia – Sceneggiatura – Montaggio – Produttore: Nada El-Yassir
Recensione di Silvana Ferrari
Il film, ambientato a Betlemme, ci mostra una donna nei gesti di tutti i giorni.
Si lava il viso e lo specchio le rimanda le immagini di soldati israeliani che presidiano le zone occupate e di uomini e ragazzi che si oppongono lanciando pietre: scene di violenza quotidiana, uccisioni, distruzioni, incendi.
Lei, nella sua povera e lucida cucina, prepara la colazione: frigge le uova, taglia i pomodori, si ferisce ad un dito, prepara il te con le foglie di menta.
Poi mangia.
La bambina nel lettino si sveglia, piange richiama la sua attenzione, lei la allatta, mentre dallo schermo televisivo scorrono ancora immagini di guerra.
Ogni scena termina con un colore, il nero, il rosso, il verde, il bianco: i colori della bandiera palestinese.
Basteranno la forza dei gesti quotidiani, i gesti delle donne nell’accudimento: mangiare, allattare, nutrire, crescere i figli, ad allontanare la violenza esterna ? Oppure la forza sta qui, nel resistere tutti i giorni alla guerra, occupandosi della vita.